Il caso del romanzo inesistente ~ Federico Bianchessi Taccioli

"Amico lettore di libri e non di spazzatura, se hai un po' di tempo da dedicare al paradosso di un romanzo mai scritto ma che senza nemmeno esistere, anzi proprio perché inesistente, ha coinvolto e sconvolto tante vite, ben più di molti tra quelli pubblicati, permettici allora di metterti a conoscenza degli incredibili fatti riassunti nelle pagine che seguono."

Libro
Titolo: Il caso del romanzo inesistente
Autore: Federico Bianchessi Taccioli
Casa editrice: Giovane Holden edizioni
Numero pagine: 216 pp
Prezzo: 15,00 €
Collana: Battitore libero

Anno di pubblicazione: 2015

Trama
Nel corso di un talk show televisivo, un noto scrittore di best seller annuncia la prossima uscita del suo quarto romanzo. Si tratta a suo dire di un giallo maturato nel mondo della letteratura, frutto di un minuzioso lavoro di ricerca ed elaborazione che lo ha impegnato per oltre tre anni. Il titolo, provvisorio ma rivelatore è Il delitto Proust e l’intento quello di dimostrare il profondo legame tra il celebre autore francese del primo Novecento e la crisi di identità etica e morale in cui versa la società odierna. La notizia scuote il mercato editoriale internazionale: il romanzo viene discusso da importanti critici sulla base di estratti apocrifi e di voci che circolano sui social, si accaparra premi letterari, i produttori cinematografici se ne contendono i diritti e impazzano le prenotazioni in tutto il mondo. Diviene oggetto di imitazioni, cloni, sequestro a scopo di riscatto e l’editore rischia il fallimento. Ma se si tratta di un successo annunciato, perché tergiversare con l’uscita in libreria?
Il problema è che il romanzo non esiste. E la storia del manoscritto mai scritto si intreccia con quella sentimentale e professionale del suo autore il quale rimane sempre anonimo fino all’ultima pagina confermandosi indecifrabile anche nell’ultimo gesto che compie.
Federico Bianchessi Taccioli costruisce una sorta di labirinto letterario con l’ausilio di articoli di giornale, appunti, lettere, frammenti di diario, registrazioni e interviste e scardina la struttura tradizionale del romanzo.
La mia opinione 
Questo romanzo mi ha incuriosita sin dal titolo "Il caso del romanzo inesistente" e aprendolo ho scoperto che era "organizzato" come dei fascicoli di tribunale, con tanti documenti relativi al caso scrittore e al suo misterioso romanzo. Da giurista non potevo non rimanere colpita da questa particolarissima struttura.
L'attrazione iniziale è stata confermata andando avanti nella lettura. La storia del libro "inesistente" mi ha letteralmente catturata, tanto che l'ho divorato in due giorni. 
La trama è molto originale, parla di un famoso scrittore che, avendo da diverso tempo perso l'ispirazione, viene invitato come ospite in un talk show e, senza nemmeno rendersene conto, annuncia l'imminente uscita del suo nuovo romanzo "Il delitto Proust".
Da quel momento inizia un "vortice" che risucchierà lo scrittore in una serie di menzogne e tentativi di scappatoie per nascondere l'evidenza che il libro non esiste. 
Si tratta di una testimonianza del potere che i mass media possono avere sul pubblico: il romanzo viene acclamato già prima che sia scritto proprio perché tutti ne parlano, inventano possibili trame gridando allo "scoop" e alle interviste dello scrittore su quello che viene definito un capolavoro. 
Una cosa che ho apprezzato tantissimo è stata la scelta di Proust. Anche io rientro nella categoria (penso la maggioranza dei lettori) che sa chi è Proust ma non è mai riuscita a leggere "Alla ricerca del tempo perduto". Non vi nascondo che ci ho provato, ho concluso il primo volume ma poi mi sono arresa.
Questo romanzo mi ha fatto nascere moltissima curiosità non solo sull'opera di Proust, ma anche sulla sua vita personale. Vi dico soltanto che mentre lo leggevo consultavo continuamente internet per scoprire di più. L'ho terminato in due giorni nonostante il poco tempo libero di questi giorni, perché ti lascia davvero la curiosità di sapere come andrà a finire. 
Come potrete capire da queste righe, io ve lo consiglio tantissimo, sia per lo stile originale, sia per conoscere meglio Proust... E sopratutto per scoprire la risposta alla domanda che ti poni dall'inizio del romanzo "Riuscirà lo scrittore a trasformare in realtà il suo romanzo inesistente?".

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